lunedì 30 novembre 2009

Arco della discesa del tempo 02

Proseguiamo.
Il guerriero dorato mi precede, i suoi capelli sembrano continuamente muoversi da una forza misteriosa, dato che non c'è un filo di vento.
Camminiamo, ed io lo osservo da dietro.
Ha un'armatura particolare, non ho mai visto un modello simile. Suppongo venga da una civiltà e cultura tutta sua, ma in ogni caso vicina alla passata epoca medioevale del mio mondo.
Gli spallacci sono la parte più possente dell'armatura; dritti e decorati con bassorilievi, hanno una forma che ricordano vagamente un drago.
Il petto è ampio, e dà una bella sensazione di impenetrabilità. Al di sotto si può intravedere una cotta di maglia, anch'essa dorata.
Ora che ci faccio caso, tutta l'armatura è a placche solide incastrate perfettamente tra loro.
Ha anche un mantello che svolazza casualmente; rosso e dorato.
" Da dove vieni, guerriero? " Chiedo io.
" Da nessuna parte, sono in continuo viaggio per salvare il mondo. "
" Che coincidenza, anche io sto intraprendendo un viaggio simile, ma per salvare solo una persona. "
" E' la strega? "
" No. Non è qui. "
" Molto bene, perché se fosse stata la strega sarei stato costretto a fermarti. "
Che fortuna allora. Quasi inciampo su una capra a tre teste, lei resta immobile. Mi guardo intorno e noto anche animali inconsueti, come uno squalo, immobile e sospeso nell'aria, o uno scorpione gigante.
Arriviamo nella bocca del cervo, e il guerriero estrae la spada.
La porta si apre automaticamente, ed io preferisco entrare per primo, nonostante le proteste del guerriero.
Mi ritrovo a discendere in una grotta, e non in una casa.
" Che posto è mai questo? " Si chiede il guerriero.
E perché non ti sei stupito così degli squali pietrificati? Proseguiamo e mi guardo intorno; la grotta ha ovviamente delle colonne greche, ma stavolta disposte in modo sensato e ordinato.
Le colonne ci accolgono come un corridoio, noi attraversiamo.
La grotta è illuminata da candele poste sulle pareti; sotto c'erano affreschi che raffigurano ipotetici uomini nerboruti dal volto di balene che sorreggono la reale candela.
Troviamo ovviamente deviazioni, come grandi portoni o altri corridoio praticamente infiniti ma, al diavolo, noi proseguiamo dritti, fino ad arrivare alla fine.
Alla fine di questo lungo percorso non c'era nulla a prima vista, tranne qualche pianticella inutile in grossi vasi ancor più inutili. Inutili per il nostro scopo, non voglio offendere vasai.
Da una colonna dietro di noi sbuca un'altra persona.
" Ehiii " Urla quella persona.
" Demonio! " Urla il guerriero.
Oh ma certo. La strega. Ovviamente la immaginavo diversamente, ma così è ok.
Si avvicina a noi con aria accogliente. Ha un volto sessualmente neutro, nel senso che non si riesce a capire dai lineamenti se è maschio o femmina. Indossa una tunica lunga nera, stretta attorno alla vita con un cinturone a cui sono appesi dei sacchetti. Mi ricordano le zavorre delle mongolfiere. La tunica ha le maniche lunghe, riesco a vedere a malapena le sue mani.
Lui, o lei, porta i capelli lunghi, o almeno con taglio femminile.
Niente trucco però, quindi a parte forse i capelli, non c'è nessun indizio verso la sua sessualità.
E la cosa ha completamente senso.
" Ovviamente vi aspettavo, ma non volevo cadere nella banale figura del cattivo che aspetta i suoi ospiti, dunque ho preferito entrare in un modo più dinamico. Favorite del tè? " Chiede lui.
" Per morire avvelenati? Giammai. " Risponde il guerriero.
" Per morire avvelenati? Giammai gne gne gne. " Scimmiotta di rimando il mago, o la strega.
" A me piacerebbe, grazie. " Dico io.
Nonostante la riluttanza del guerriero, quest'ultimo non agiva in modo esageratamente ostile. Ciò mi stupiva, non doveva uccidere la strega?
Veniamo condotti in una stanza che dovrebbe apparentemente funzionare da sala.
Noto ancora gli affreschi di uomini-balene, o donne-gatto, o bambini-lucertole. C'è un forte odore di spezie, e noto la cucina o laboratorio su un lato della sala, separato dal resto della stanza da una serie di vasi e piante.
Mi siedo su una colonna tagliata a metà, con un cuscino per ammorbidire. Apprezzo l'arredamento greco, non ho mai visto un posto del genere e mi va di godermelo appieno.
Si siede anche il guerriero.
Dopo qualche minuto, la strega ritorna con tazze di tè fumanti, con odori particolari.
Do un'annusata rapida per assicurarmi l'assenza di veleni a me conosciuti, prendo a bere.
" Demonio, vorrei conoscere il tuo sesso prima di decidere il da farsi. " Dice il guerriero.
" Sesso? Entrambi, o nessuno. Essere una strega di valore comporta anche questo. "
Annuisco e dico " Ma certo. L'ermafroditismo è la perfezione umana in alchimia. L'unione dell'oro e dell'argento, del sole e della luna. Arrivare ad essere un'entità con entrambi i sessi è semplicemente la perfezione magica. "
Mi guardano entrambi.
Continuo a bere. " No, non sono un mago né un'alchimista, né uno stregone. Ho studiato un po' di queste cose. "
Guardo la strega. " Piuttosto, come posso chiamarti? " " Chiamami Pietra Filosofale. "
Sbuffo, ma sorrido. Ovviamente è un nome piuttosto azzeccato, dato che ha la forma umana perfetta. " Come posso chiamarvi io? " Chiede lei. Dato il nome, preferisco riferirmi alla pietra al femminile.
" Lui sarebbe il Guerriero Dorato. A questo punto, chiamami Mago d'argento. Non sono un mago, e questo non è il mio nome, ma trovo così tante allegorie all'alchimia oggi che non posso non partecipare. In coppia con l'oro c'è l'argento, anche se dev'essere rappresentato da una figura femminile, io vado bene lo stesso. "
Il guerriero ascolta in silenzio. Lei sorride.
" In ogni caso, cos'è successo qui? Ho visto il paesaggio completamente pietrificato, mi chiedo cosa sia successo e se si può far qualcosa. Il mio amico " ed accenno al Guerriero col capo " è arrivato qui per porre fine a tutto. "
" Pietrificato? " Domanda il guerriero, interrogativo.
Pietra filosofale ride.
" Siamo in un regno particolare, non ha vera consistenza. Ogni persona che arriva, vede un paesaggio diverso. Tu vedi della pietra, ma il Guerriero Dorato vede altro. Possiamo chiamarla la discesa del tempo, perché il nostro modo di vedere, ed il nostro cammino cambia a seconda delle nostre esperienze passate. "
Il Guerriero chiede " E tu come vedi questo luogo? "
Pietra accenna ad un sorriso. " Io riesco a vedere questo luogo nella sua completezza, e soprattutto faccio parte di esso. Sono l'unica cosa oggettiva che gli avventurieri possono vedere. "
Guardo il Guerriero. Ha cominciato a sorseggiare il Tè, dando alla Pietra un po' di fiducia.
Ora che sappiamo che non è opera della strega, non ha più motivo di restare qui. Non deve salvare nessuno.
" Tuttavia, non potete andarvene. Siete venuti per uno scopo, ed in questo luogo avete la possibilità di raggiungerlo. "
Impiego qualche secondo per pensare al mio obiettivo.
Io voglio solo proseguire, quindi il mio obiettivo è raggiungere l'uscita. Non è molto difficile.
Non mi aspettavo che il Guerriero Dorato mirasse a qualcos'altro. Beh, tutti hanno dei segreti.
Dal marsupio che ho, nascosto dietro al mantello, estraggo un paio di ingredienti che ho raccolto saggiamente, e ne assumo un po' per concentrarmi meglio.
" Cos'è, Argento? Un ingrediente per le tue magia? " Chiede il guerriero.
" Hah! Molti la chiamano magia effettivamente, ma è solo qualche prodotto generico che mi aiuta a pensare. Bene, proseguiamo? "
" Strega, guidaci fino alla meta. Non provare a fare passi falsi, o ti taglierò la gola. "
Dopo vari preparativi andiamo, con la Pietra Filosofale, ad una delle porte che abbiamo visto prima, nella grotta.
" Non sarà facile, preparatevi. " Dice lei.
Figuriamoci, quante prove ho dovuto affrontare fin'ora, una più assurda dell'altra.
Ciò che mi preoccupa è il guerriero. Ho qualche dubbio sulle sue capacità. Temo oltretutto che sia conciato così solo grazie a questo posto, ma in realtà non è che una persona normalissima.
Cosa l'ha trasformato in questo modo?
Pietra apre la porta, e ci troviamo in una stanza perfettamente quadrata, con un grosso buco al centro. Tra l'altro il quadrato ed il cerchio sono i simboli base e perfetti di un cerchio alchemico, quale forma migliore poteva scegliere per andare avanti?
" Suppongo che dobbiamo buttarci in questa voragine. " Disse il Guerriero.
La Pietra Filosofale si tuffò con grazie, e qualche secondo dopo sparì tra le tenebre.
Esitiamo, ma per poco.
A dire il vero, non ho molto entusiasmo, quest'avventura mi lascia abbastanza indifferente.
Mi dispiace mostrarmi così apatico agli altri, però. Gli rovinerò l'avventura.

Eroicamente, ci tuffiamo.

2 commenti:

  1. Mi piace molto la figura della Strega. La si può immaginare perfettamente.

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  2. Dialoghi ben scritti, scorrevole da leggere, ed interessante--complimenti per aver introdotto un mondo fantasy quasi per gradi, senza creare l'atmosfera trita e ritrita che si ritrova ormai in tutti i lavori del genere.

    Aspetto la prossima parte. <333

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