venerdì 8 ottobre 2010

Castello di ghiaccio, un cuore congelato, un cane congelato

Certe volte mi viene da pensare.. Perché sto vivendo ancora?
Ho vissuto sette anni stupendi.
In realtà fino ai tredici anni ho sempre avuto la sensazione di non esser cresciuto. Mentre i miei compagni si evolvevano e maturavano, io sono sempre rimasto lo stesso cretino.
Mi rinchiudevo in casa a giocare a pokémon, ogni giorno. A rivedere quel periodo con gli occhi di adesso, mi sembra che io abbia vissuto un periodo, tra i sette ed i tredici anni, terribilmente monotono e piatto. Un periodo a tinta unica dove crescevo solo fisicamente.
Poi in prima superiore comincio a confrontarmi con nuove persone, accantono un po' il vecchio me stesso e mi fertilizzo.
In seconda ho vissuto con due persone che mi spronavano, a loro insaputa, a crescere ogni giorno. Avevo la forza e la voglia di esercitarmi fisicamente e spiritualmente ogni notte. E mi avevano aiutato a credere.
Perché ho conosciuto internet, mi chiedo. Vorrei che fosse stato bandito e vietato da anni.
Ho conosciuto belle persone, è vero. Ma innegabilmente, il legame più forte è stato col branco.
Passarono un paio di anni in cui vivevo solo su internet. Che giorni sprecati.
Ho sbagliato un sacco nella mia vita ._.
Non dovevo avere internet, punto.
In questi ultimi tre anni un lungo filo rosso ha legato me e diverse persone. Ad ogni movimento io sentivo tirare e percepivo. Anche li ho fatto diversi errori.
Ma ogni azione mi ha portato a conoscere persone. Persone che casualmente avevo già visto ed avrei rivisto in futuro, perché ero destinato a conoscerle.
Persone che ho aiutato a crescere, mentre io riuscivo a non sentire freddo in quella grossa stanza fredda dentro di me. E quindi quella vita fatta di legami, legami rossi perché erano visibili da chilometri, sgargianti e vigorosi, aveva contribuito a farmi vivere una calda quotidianità dove sapevo che dopo ogni problema potevo rifugiarmi in quella tana calda fatta di paglia e fieno, abitata da scarti come me.
Dunque capite quanto importante fosse quel legame, vero?
Mano a mano si era composto quel sistema dove ognuno dipendeva dall'altro, ed eravamo seduti su un solido materasso fatto di fiducia. Ogni tanto litigavamo, ci prendevamo in giro, ci insultavamo. E, tempo due-tre giorni, e ci siamo perdonati.
E nessuno veniva abbandonato.
Facciamo un resoconto; fiducia, dipendenza, perdono. Eravamo una famiglia.
Anzi, per la prima volta posso non parlare al passato.
Siamo una famiglia, questo è quanto.
E qui ricado un po' sullo stereotipo meridionale, l'uomo che è andato lontano e sente la mancanza della famiglia.
Il punto è che ho deciso di essere forte, di resistere e di affrontare tutto con un sorriso.
Ma non ho un tavolo disordinato dove giocare a D&D e fumare.
Non ho un lungo cuscino su cui appoggiarmi, seduto a terra.
Non ho Savior, Mickael, PeGa, Hugotaru, RazoR e Mana sulla psp ad aiutarmi nelle missioni.
Non ho un fastfood dove i proprietari mi salutano, mi offrono le pizze e mi chiedono come sto.
Non ho un negozio dove il proprietario è un vecchio pettegolo che mi fa "il solito?" quando vado a comprare tre pepsi ad un euro.
Non ho un negozio di videogiochi che calorosamente mi saluta "WEE DECAOOO", che mi consiglia giochi e non ho una bella ragazza dei dvd a cui fare battute squallide per approcciare.
Molti diranno che sono stato coraggioso, a fare questo passo.
Io dirò che sono un idiota.
Non dico che è stata una scelta sbagliata..
Ma ho rinunciato davvero alla cosa giusta? Cosa mi farà stare meglio, la mia ragazza o i miei amici? Fermo restando che i miei amici non mi tradiscono, non fanno i capricciosi, non si stufano di me e non devo accontentarli, e la mia ragazza non posso dirlo mai con certezza perché si sa che in una relazione è tutta una variabile e che può spegnersi da un momento all'altro.
Poi quando litigo con lei, o semplicemente non c'è, io dove vado?
Sul letto, da solo.
Ecco, ho ottenuto questo.
Sto con la ragazza che amo, OK, ma oltre questo? Sono solo.
E non diciamo stronzate che loro ci saranno sempre, che basta una telefonata e minchiate simili. LO SO, LO SO.
Ma volete mettere una telefonata ad una pacca sulla spalla o un "Dai, ti offro una coca"?
Qualche giorno fa uno dei miei fratelli, perché l'ho detto siamo una famiglia quindi sono tutti miei fratelli, si è fidanzato.
Ed io non potevo dargli un pugno per auguragli "Ben fatto!" e cose del genere.
Ero felicissimo per lui.
Ma per me mi sentivo morire.

Dai, per farvi capire ho sempre vissuto in un castello di ghiaccio. Con i miei fratelli sono uscito ed ho cazzeggiato con loro, ed ho dimenticato quel cazzo di castello.
Ora ci son tornato.
Voglio vivere bene, sì, l'ho decorato e ci ho messo un calorifero. Invito la mia lady a bere un caffè e sorrido e scherzo. Ma ho sempre un fottuto freddo.

Devo davvero vivere tre anni o più, così?
Che cazzo campo a fare.. Non so se ce la farò.