giovedì 15 ottobre 2009

Arco del Castello di Ghiaccio 02

Ho cominciato a picconare.
C'è una stanza dove non posso entrare. C'è una porta, ma è chiusa.
Credo sia normale; è di ghiaccio, i meccanismi sono andati a fottersi.
In tutto il castello, l'unica stanza con una porta chiusa è questa.
Allora ho deciso di picconare.
Sono ore che colpisco il muro con una pietra.
Si sta facendo una bella crepa, non ho intenzione di interrompermi.
Ho le mani congelate, le mie dita sono viola ormai, la pietra è freddissima ed emette addirittura fumo.
Muovermi ed usare la forza in questo modo aiuta a riscaldarmi, comunque.
Non c'è il tempo, non c'è il buio.
E' sempre mattina, ed io piccono in quest'infinità di ghiaccio.





Voglio sapere cosa c'è dentro quella stanza.




Non è una curiosità morbosa ed ossessiva.
Non ho niente da fare. Assolutamente niente.
Il mio è solo un obiettivo che mi sono prefisso, nient'altro.

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