venerdì 18 settembre 2009

Landa delle lune piegate -01

Oggi sono stato nella landa delle lune piegate. Non so perché si chiama così, è un posto particolare.
Non puoi raggiungerlo in treno, in macchina, in bicicletta o in aereo. L'unico modo è andarci a piedi.
Al che molte persone si sono chieste se fosse un posto reale.
Bisogna partire sempre da un punto poco particolare. Il terreno è smosso, grigio, ha le erbaccie gialle secche, ti capiterà di scivolare almeno una volta.
A volte sono colline, a volte è pianura, a volte è montagna.
Quando perdi la cognizione del tempo, ti sembra che ci sia un'enorme distesa di nuvole grigie che copre il cielo e l'orizzionte. In realtà non è così, ma non so dirvi perché succede.
La landa delle lune piegate è l'unico posto dove vedi il tramonto solo quando arrivi, ed incontri l'alba solo quando te ne vai.
Guardi il muro di nuvole, e ti accorgi che qualcuno, laggiù, ci ha buttato una secchiata di vernice.
E' sempre buio, alla fine.
Poco ci puoi fare, quando arrivi trovi il buio.
Però non è un posto oscuro, riesci a vedere qualunque cosa.
Ci sono delle piante giganti, che rilasciano spore leggiadre. Non vedrete le stesse spore che vedo io.
Sono perfettamente rotonde, violacee, galleggiano e si spostano ad ogni soffio.
Ti fanno compagnia quando vuoi riflettere.
Si adagiano sul terreno, mentre fissi il muro della notte.
Sembrano lune, per nulla splendenti.
Lune piegate?
Bah, che stronzata!


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