sabato 12 gennaio 2013

E chi... e chi se ne frega

Buona sera! Buona sera a lorsignori! Sono qui a lavoro, e dopo aver pulito il negozio, montato l'appendiabiti e servito qualche cliente particolarmente simpatico o antipatico, mi ritrovo a venti minuti dalla pausa. E ho deciso di scrivervi per ragguagliarvi sulla mia situazione attuale. Oggi è il nove gennaio duemila e tredici, tra nove giorni è il mio compleanno. Eppure è il duemilaetredici. Cioè, l'anno scorso non riuscivo a immaginare nulla che andasse oltre dicembre dodici dodici. Non credevo di certo alla nonprofezia dei maya, eppure dentro dentro ero quasi sicuro che sarebbe successo. Mi trovo spiazzato, il duemila e tredici è l'anno blu mentre il equattordici sarà l'anno bordeaux. Sono mie elaborazioni mentali inutili, lasciamo sta'. E niente, cosa mi sono ripromesso l'anno scorso? Cercando su facebook non trovo nulla, damn. L'anno scorso esatto ero a Napoli a mangiare salsicce. Mi ero ripromesso di trovare un lavoro, di attivarmi, di scrivere un libro e di pubblicarlo. Sono riuscito solo in parte a fare ciò, ma sono riuscito comunque. Peccato che non ho più voglia di scrivere. Ho una storia in mente, ho già scritto una decina di pagine. Sono bloccato proprio al primo combattimento. È molto importante. Come lo immaginate? Il protagonista si trova sconvolto, scappa e se la cava fino all'ultimo con un atto di coraggio? Già visto! (e l'ho già usato) Arriva qualcun altro ad aiutarlo? Già visto! (e già usato.) Non so, dev'essere bello e unico, dev'essere speciale, come la verginità. Se mai dovessi perdere la verginità vorrei farlo con dei accesi petardi nella vagina.

E va bene.



Questo video mi fa star male. Il post prima del video risale a tre giorni fa. L'ho lasciato a metà, e ora sono pronto a concluderlo. Questo video mi fa star male perché Doctor Who è magnifico, e io sono insignificante in confronto a questa serie. Una serie di fallimenti in ambito letterario mi hanno buttato completamente a terra. È inutile che fingo e che dico che non fa niente, non è assolutamente vero, sono totalmente a terra, steso e non so come rialzarmi. Ho questo racconto in mano, e su carta potrebbe diventare veramente una bomba. Ma sono ancora fermo a quel cazzo del primo combattimento. Non so come renderla una buona storia. Che poi io ho la teoria, ma ho la pratica? Ho sempre utilizzato ottime idee per i miei libri (Dream On e Sognami), ma da quando ho acquisito la teoria ho smesso di usare la fantasia per provare idee banali, come imparare l'anatomia umana e disegnare solo uomini in piedi che sorridono. Per Gaia invece nemmeno ho usato la teoria, ho solo scritto una fregnaccia con un capitolo peggio dell'altro. Niente, volevo redimermi, volevo scrivere un lavorone ma è inutile perché non ho più le forze, non ho più la voglia. Dannato il mio orgoglio! Dannato sia!! Che mi vantavo che il blocco dello scrittore non esiste, e in effetti non esiste! È il blocco di sto ciufolo, e non è nemmeno un blocco perché se volessi scrivere lo farei. Invece sono qui a pensare che vorrei ma non vorrei, dovrei prendermi a schiaffi. Ma ormai nessuno mi legge, nemmeno la mia ragazza, non parlo più di scrittura e dei miei lavori con nessuno. Niente, vorrei non aver mai avuto la passione per creare storie. È ciò che di peggio potrei aver avuto, mi fa stare male.
Cazzo mi lamento poi? Basta.

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